La nostra missione

Cé sempre una soluzione o una mediazione alle incomprensioni tra noi ed il cane, perché poi infondo è quasi sempre questo il problema. Le lezioni si integrano nelle tua vita quotidiana, partendo dalla base sicura (J. Bowlby) la vostra casa, nelle vostre passeggiate, in aree cani o mentre fai una passeggiata in città tra i negozi, la tua vita reale.

Per questo motivo, proponiamo lezioni private personalizzate, programmate e sviluppate per ogni singolo binomio per mediare le esigenze e migliorare la vita quotidiana e quindi la vostra relazione. Possiamo, lavorare su comportamenti indesiderati e insegnarvi a capire il linguaggio del cane. La nostra missione è mediare e ampliare la relazione tra voi ed il vostro cane. In fondo si parla sempre di una Coevoluzione, sia in Antropologia che in Zooantropologia, che parte dalla notte dei tempi… milioni di anni fa.

(Lingue : Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Francese)

Approccio/Metodo

L’ approccio cognitivo zoo-antropologico è un metodo che integra le conoscenze sul comportamento naturale degli animali, in particolare dei cani, con le teorie antropologiche relative alle interazioni tra esseri umani e animali. Questo approccio si basa sulla comprensione delle capacità cognitive, delle emozioni e delle esigenze degli animali, considerando anche il contesto culturale e sociale in cui si inseriscono. L’obiettivo è promuovere un rapporto più empatico, rispettoso e consapevole, favorendo un’educazione che tenga conto delle caratteristiche innate degli animali e delle dinamiche umane, per migliorare la qualità della convivenza e il benessere di entrambi.

Un istruttore cinofilo cognitivo zoo-antropologico è un professionista altamente specializzato che si occupa di educare e supportare i proprietari di cani attraverso un approccio innovativo e approfondito. Questo metodo combina le conoscenze sul comportamento naturale e le capacità cognitive dei cani, come la percezione, l’apprendimento e le emozioni, con le teorie antropologiche che analizzano le dinamiche sociali e culturali tra esseri umani e animali. 

L’istruttore si impegna a comprendere le caratteristiche innate di ogni cane, rispettando le sue esigenze e i suoi tempi di apprendimento, e utilizza tecniche di educazione gentili, basate sulla comunicazione empatica e sulla costruzione di un rapporto di fiducia reciproca. Attraverso questo approccio, si mira a migliorare la qualità della relazione tra il proprietario e il suo cane, favorendo una convivenza più serena, equilibrata e rispettosa delle caratteristiche di entrambi. 

Inoltre, l’istruttore può offrire consulenze personalizzate per affrontare problematiche specifiche, educare i cani a comportamenti desiderati e promuovere il benessere psicofisico degli animali, sempre tenendo conto del contesto culturale e sociale in cui si inseriscono. In questo modo, si favorisce una maggiore consapevolezza e sensibilità verso le esigenze degli animali, contribuendo a creare un ambiente di vita più armonioso e rispettoso.

Recuperare comportamenti indesiderati nei cani è un processo che richiede pazienza, comprensione e un approccio rispettoso. Un istruttore cinofilo cognitivo zoo-antropologico può aiutarti a individuare le cause di questi comportamenti e a lavorare su di essi in modo efficace e gentile. Innanzitutto, si analizzano le motivazioni e le emozioni che stanno alla base di comportamenti come l’aggressività, l’ansia, il mordere o il tirare al guinzaglio. Successivamente, si sviluppano strategie personalizzate che prevedono tecniche di rinforzo positivo, comunicazione empatica e modifiche ambientali, per aiutare il cane a imparare comportamenti più appropriati. L’obiettivo è sostituire i comportamenti indesiderati con alternative più sane e funzionali, rafforzando il legame di fiducia tra te e il tuo amico a quattro zampe. Ricorda che ogni cane è unico, quindi il percorso di recupero richiede tempo e costanza, ma con il giusto supporto e un approccio rispettoso, si possono ottenere ottimi risultati!

C.A.N.E.

Carattere

La cosa che distingue le anime dalle cose è proprio questa: nessuno è uguale a nessuno. E soprattutto, nessun cane, solo perché di una determinata razza, può o deve essere uguale a un altro. Difetti e pregi fanno parte del carattere, così come le vocazioni di una razza.

Quando pensiamo a un cane (spero non solo a quello bello e bravo della pubblicità), dovremmo riflettere su come questa vita possa cambiarci, in meglio o in peggio. Ma ogni cambiamento è un passo verso la nostra sopravvivenza. È come se una persona chiedesse a mia madre se voleva un figlio come me… o se potessi chiedere a Simbha, il mio pastore tedesco, se è felice della vita e del suo proprietario.

Il carattere ci distingue, sia nel bene che nel male. Il problema sta nel non averlo abbastanza forte. Un carattere solido ci aiuta a superare le difficoltà e a scoprire il nostro vero io. Questa è la nostra vocazione, il nostro vero carattere!

Amore

Guai a non averlo o nel non crederci. Perché senza amore non c’è fede. I cani sono i veri Samurai dell’amore: sono l’esempio di come amare sempre, ovunque e comunque. Per loro, amare viene prima di tutto, anche prima di bere.

Pensate a quelle volte che aspettano in auto o a casa e vi fanno le feste anche se vi siete dimenticati di mettere l’acqua nella ciotola… Oppure riflettete su tutti quei “uomini” che picchiano o lasciano i cani chiusi nei recinti: anche in quelle situazioni, il cane, il Samurai dell’amore, continua a dare affetto e a esprimere il suo amore.

Dare amore a un cane è fondamentale per una relazione sana, sia con lui che con la vostra compagna/o, e anche con Dio. Amare significa vivere. E nessuno, nemmeno noi umani, potrà mai superare la purezza e la lealtà di un cane… soprattutto i grandi cani!

Natura

In città abbiamo quasi strappato la natura dai nostri cani, portandoli in ambienti che sono ostacoli quotidiani. Il primo problema? Dove faccio la pipì?

Non arrabbiamoci se il nostro cucciolo si comporta così: lui, come predatore, preferirebbe farla in un prato. Non sa che in casa non si può, ma con un po’ di pazienza imparerà le regole e il nostro linguaggio.È fondamentale però portare il cane nella natura: boschi, fiumi, laghi, mari… condividere con lui esperienze senza fine, tra ignoto, paura e gioia. La natura ci aiuta a rafforzare il nostro legame, a crescere e a vivere con più pienezza.

Io la vivo ogni giorno, anche in città, portando i cani nel nostro “territorio” di bosco e acqua. Per un cane, stare in un bosco con un fiume è come accendere un fuoco per noi: un’esperienza che suscita rispetto e meraviglia.

Non avrò mai una risposta definitiva da Simbha, ma spero che un giorno possa dire: “Finalmente hai capito!”

Empatia

Per me, l’empatia è il frutto di sacrificio, se posso chiamarlo così. Vivere, anzi convivere con un cane, comporta inevitabilmente dei sacrifici. Ho conosciuto una donna, la quale è stata la mia Insegnante, che ha rivoluzionato la sua vita per il suo fedele compagno Grizzly: l’unica via per farlo stare bene era lasciare alle spalle la città inutile e trasferirsi in un luogo più adatto a un predatore come lui, o come noi. Quindi io a nome di tanti ringrazio Grizzly e tutti gli altri cani i quali sono stati fondamentali per la mia istruzione.

Col tempo ho compreso che capire davvero qualcuno significa fare dei compromessi. I Samurai, maestri di saggezza e risoluzione, dicevano: “Se tira, spingi; se spinge, tira”. La vera saggezza, l’amore autentico e il rispetto profondo nascono tutti da questo equilibrio sottile. Quindi, perché non impegnarci? Dedichiamo parte del nostro tempo in negozi per animali quando basterebbe un solo collare e un guinzaglio. Impariamo il linguaggio del cane… il linguaggio del cuore.

Entrare in empatia con il nostro cane ci permette di ascoltarlo davvero. Nessun cane si mette a salvare (canili e/o associazioni) o comprare (allevatori) un “uomo” o un “proprietario”. È attraverso gli errori condivisi e i successi affrontati insieme che cresciamo, che impariamo a comprendere la vera essenza di questa relazione (Coevoluzione). E forse un giorno potremo dire: “Il cane abbaia perché è un cane”, senza fraintendimenti né pretese.

Questa è la mia visione dell’empatia: un cammino di sacrificio, comprensione e rispetto reciproco. Io ricordo sempre, che ci sono due animali di specie specifica differente su un unico guinzaglio.

Il Cane in Città, la Città Cane

…Il binomio Cane e Proprietario il quale di solito essere Umano, con l’intrusione della Città e di ciò che comporta nella relazione con il nostro cane…

I cani che vivono in ambienti urbani affrontano molte sfide quotidiane che possono influire sul loro benessere e sulla qualità della vita. 

Una delle principali difficoltà è il traffico intenso: le auto, le moto e i mezzi pubblici creano rumori forti e movimenti improvvisi che possono spaventare o stressare i cani, specialmente quelli non abituati a stare vicino alle strade trafficate. Inoltre, il rischio di incidenti è più alto in città, quindi è fondamentale usare guinzagli robusti e mantenere il cane sotto controllo durante le passeggiate.

Un’altra grande sfida riguarda la mancanza di spazi verdi adeguati. In molte aree urbane, i parchi sono pochi, spesso molto affollati o di dimensioni ridotte, e non sempre sono sicuri o adatti a far correre e giocare liberamente i cani. Questa mancanza di spazi aperti può portare a problemi comportamentali come ansia, noia o aggressività, perché i cani hanno bisogno di esercizio fisico e stimoli naturali per essere equilibrati.

Inoltre, i cani in città devono spesso affrontare l’isolamento sociale. Se i proprietari sono molto impegnati o se non ci sono molte opportunità di socializzare con altri cani e persone, il cane può sviluppare timidezza, paura o stress. La presenza di altri animali e di molte persone può essere fonte di ansia se il cane non è abituato o se non viene socializzato correttamente. Questo può influire anche sulla sua capacità di adattarsi a nuove situazioni e di comportarsi bene in ambienti pubblici.

Un altro problema importante è l’inquinamento: polveri sottili, odori forti, smog e sostanze chimiche presenti nell’aria possono avere effetti negativi sulla salute dei cani, specialmente quelli con problemi respiratori o sensibilità. La qualità dell’aria può influire sulla loro respirazione e sul loro benessere generale, rendendo ancora più importante monitorare e limitare l’esposizione.

La vita in città richiede ai proprietari molta attenzione, pazienza e cura. È fondamentale adottare strategie come l’uso di guinzagli di qualità, l’organizzazione di passeggiate in orari meno trafficati, la creazione di ambienti domestici tranquilli e la socializzazione graduale. Solo così si può garantire ai cani una vita felice, sana e sicura, nonostante le difficoltà quotidiane dell’ambiente urbano.

… e infine LE BARRIERE

Parlare di cani e barriere in città è un argomento molto interessante e importante, perché riguarda la convivenza tra i nostri amici a quattro zampe e l’ambiente urbano. 

Le barriere in città possono essere di diversi tipi e influenzano sia il benessere dei cani che la sicurezza e la qualità della vita dei loro proprietari. Ecco alcuni aspetti principali:

 Barriere architettoniche e infrastrutture: Le città spesso presentano marciapiedi stretti, rampe inadeguate, attraversamenti pedonali non accessibili o senza aree dedicate ai cani. Questi ostacoli rendono difficile muoversi con i cani, specialmente per chi ha cani di grossa taglia, anziani o con problemi di mobilità. 

Spazi verdi e aree dedicate: La mancanza di parchi o aree specifiche per i cani può essere una barriera significativa. Quando non ci sono spazi adeguati, i cani possono essere costretti a fare i bisogni in luoghi non idonei o a vivere in ambienti poco stimolanti, con conseguenze sul loro comportamento e salute. 

Regolamentazioni e norme: Le leggi locali possono rappresentare barriere culturali o burocratiche, come restrizioni sul possesso di cani in determinati quartieri, divieti di accesso a mezzi pubblici o restrizioni nelle aree pubbliche. Queste norme possono influenzare la libertà di movimento e la socializzazione dei cani.

Percezione sociale e cultura: In alcune città, c’è ancora una certa diffidenza o pregiudizio nei confronti dei cani, che può portare a barriere sociali. Ad esempio, alcune persone possono sentirsi a disagio o avere paura dei cani, limitando le interazioni e la convivenza armoniosa.

Sicurezza e gestione: La presenza di cani non controllati o non educati può rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica, creando barriere alla loro integrazione. È importante che i proprietari rispettino le regole e si occupino dell’educazione dei propri animali.

Per superare queste barriere, molte città stanno adottando soluzioni come la creazione di aree dedicate ai cani, l’installazione di percorsi accessibili, campagne di sensibilizzazione e normative più inclusive. La convivenza armoniosa tra cani e ambiente urbano richiede attenzione, rispetto e collaborazione tra cittadini, amministrazioni e associazioni.

Contatti

Istruttore, Educatore, Tecnico Sportivo dal 2012

Tesserato alla Federazione ACSI

Per informazioni, consultazioni, mediazioni Uomo – Cane, potete contattarmi via email.

 info@canediroma.it