Carattere
La cosa che distingue le anime dalle cose è proprio questa: nessuno è uguale a nessuno. E soprattutto, nessun cane, solo perché di una determinata razza, può o deve essere uguale a un altro. Difetti e pregi fanno parte del carattere, così come le vocazioni di una razza.
Quando pensiamo a un cane (spero non solo a quello bello e bravo della pubblicità), dovremmo riflettere su come questa vita possa cambiarci, in meglio o in peggio. Ma ogni cambiamento è un passo verso la nostra sopravvivenza. È come se una persona chiedesse a mia madre se voleva un figlio come me… o se potessi chiedere a Simbha, il mio pastore tedesco, se è felice della vita e del suo proprietario.
Il carattere ci distingue, sia nel bene che nel male. Il problema sta nel non averlo abbastanza forte. Un carattere solido ci aiuta a superare le difficoltà e a scoprire il nostro vero io. Questa è la nostra vocazione, il nostro vero carattere!
Amore
Guai a non averlo o nel non crederci. Perché senza amore non c’è fede. I cani sono i veri Samurai dell’amore: sono l’esempio di come amare sempre, ovunque e comunque. Per loro, amare viene prima di tutto, anche prima di bere.
Pensate a quelle volte che aspettano in auto o a casa e vi fanno le feste anche se vi siete dimenticati di mettere l’acqua nella ciotola… Oppure riflettete su tutti quei “uomini” che picchiano o lasciano i cani chiusi nei recinti: anche in quelle situazioni, il cane, il Samurai dell’amore, continua a dare affetto e a esprimere il suo amore.
Dare amore a un cane è fondamentale per una relazione sana, sia con lui che con la vostra compagna/o, e anche con Dio. Amare significa vivere. E nessuno, nemmeno noi umani, potrà mai superare la purezza e la lealtà di un cane… soprattutto i grandi cani!
Natura
In città abbiamo quasi strappato la natura dai nostri cani, portandoli in ambienti che sono ostacoli quotidiani. Il primo problema? Dove faccio la pipì?
Non arrabbiamoci se il nostro cucciolo si comporta così: lui, come predatore, preferirebbe farla in un prato. Non sa che in casa non si può, ma con un po’ di pazienza imparerà le regole e il nostro linguaggio.È fondamentale però portare il cane nella natura: boschi, fiumi, laghi, mari… condividere con lui esperienze senza fine, tra ignoto, paura e gioia. La natura ci aiuta a rafforzare il nostro legame, a crescere e a vivere con più pienezza.
Io la vivo ogni giorno, anche in città, portando i cani nel nostro “territorio” di bosco e acqua. Per un cane, stare in un bosco con un fiume è come accendere un fuoco per noi: un’esperienza che suscita rispetto e meraviglia.
Non avrò mai una risposta definitiva da Simbha, ma spero che un giorno possa dire: “Finalmente hai capito!”
Empatia
Per me, l’empatia è il frutto di sacrificio, se posso chiamarlo così. Vivere, anzi convivere con un cane, comporta inevitabilmente dei sacrifici. Ho conosciuto una donna, la quale è stata la mia Insegnante, che ha rivoluzionato la sua vita per il suo fedele compagno Grizzly: l’unica via per farlo stare bene era lasciare alle spalle la città inutile e trasferirsi in un luogo più adatto a un predatore come lui, o come noi. Quindi io a nome di tanti ringrazio Grizzly e tutti gli altri cani i quali sono stati fondamentali per la mia istruzione.
Col tempo ho compreso che capire davvero qualcuno significa fare dei compromessi. I Samurai, maestri di saggezza e risoluzione, dicevano: “Se tira, spingi; se spinge, tira”. La vera saggezza, l’amore autentico e il rispetto profondo nascono tutti da questo equilibrio sottile. Quindi, perché non impegnarci? Dedichiamo parte del nostro tempo in negozi per animali quando basterebbe un solo collare e un guinzaglio. Impariamo il linguaggio del cane… il linguaggio del cuore.
Entrare in empatia con il nostro cane ci permette di ascoltarlo davvero. Nessun cane si mette a salvare (canili e/o associazioni) o comprare (allevatori) un “uomo” o un “proprietario”. È attraverso gli errori condivisi e i successi affrontati insieme che cresciamo, che impariamo a comprendere la vera essenza di questa relazione (Coevoluzione). E forse un giorno potremo dire: “Il cane abbaia perché è un cane”, senza fraintendimenti né pretese.
Questa è la mia visione dell’empatia: un cammino di sacrificio, comprensione e rispetto reciproco. Io ricordo sempre, che ci sono due animali di specie specifica differente su un unico guinzaglio.